Written by admin-apieffe on Aprile 12, 2019 in Corsi

Ore 16.30 – 18.30
Spazio Viterbi – via Tasso 8 – Bergamo

I valori dell’Unione Europea e la loro attuazione

Unione Giuristi Cattolici Italiani, sezione di Bergamo
Movimento Federalista Europeo, sezione di Bergamo
Associazione Provinciale Forense, Bergamo

Relatori:
Prof Silvio Troilo
Docente di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Bergamo – Presidente UGCI di Bergamo
Coordinatore: EnnioBucci-APF

L’Unione Europea è spesso considerata dai cittadini come un’istituzione che regola prevalentemente l’economia degli Stati dell’Unione e assicura la libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali, sulla base di una moneta comune per molti Stati. Tuttavia nel proprio trattato fondativo l’UE afferma, fin dal suo art. 2, che “l’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra uomini e donne”. L’art. 3 proclama poi che “l’Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli”, mentre l’art. 6 precisa che “l’Unione riconosce i diritti, la libertà e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea” (la c.d. Carta di Nizza). Inoltre, è espressamente previsto (all’art. 7) che, quando vi sia una violazione o un rischio di violazione da parte di uno Stato membro dei valori di cui all’art. 2, il Consiglio Europeo può sospendere alcuni dei diritti derivanti a tale Stato dall’applicazione dei trattati, incluso il suo diritto di voto in seno al Consiglio. L’applicazione di tali sanzioni è stata proposta recentemente dal Parlamento e dalla Commissione Europea nei confronti di alcuni Paesi aderenti all’Unione. D’altra parte, la Carta di Nizza (all’art. 51) prescrive che gli organi dell’Unione, come pure gli Stati membri quando attuano il diritto dell’UE, “rispettano i diritti, osservano i principi e ne promuovono l’applicazione secondo le rispettive competenze”: in caso di violazione, possono essere aditi, dai privati o dai giudici nazionali, il Tribunale di primo grado e la Corte di Giustizia dell’Unione. Il rispetto e l’attuazione dei valori di cui all’art. 2 costituiscono, dunque, il fondamento basilare del patto istitutivo dell’Unione Europea e sono soggetti ad attenta e costante verifica.

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